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I dati diffusi oggi dall’Istat fotografano un quadro complesso per l’industria italiana: dicembre 2024 segna un ulteriore peggioramento della produzione industriale, con un -7,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Nel complesso, l’intero 2024 chiude con un calo medio del 3,5%, proseguendo una fase di rallentamento che ormai dura da 23 mesi consecutivi.

Un passo decisivo verso la sostenibilità e la conformità alle nuove normative europee

E-Repair, azienda leader nella manutenzione elettronica industriale e nella rigenerazione in chiave di economia circolare, ha ottenuto la certificazione ISO 14064-1 per il monitoraggio delle emissioni di CO₂ dell’organizzazione.

Questa certificazione rappresenta un traguardo importante nel percorso di sostenibilità aziendale, confermando l’impegno concreto di E-Repair nella lotta al cambiamento climatico e nel supporto alla transizione ecologica dell’industria manifatturiera.

A partire da gennaio 2025, infatti, le aziende europee saranno obbligate a monitorare le emissioni lungo l’intera supply chain (Scope 3): una sfida complessa, che richiede partner affidabili e certificati.

🔍 Un dato che fa riflettere

Secondo studi recenti, le aziende che investono in manutenzione preventiva possono ridurre i tempi di inattività del 30-40%.
Nel contesto industriale di oggi — dove competitività, efficienza e continuità produttiva sono determinanti — la manutenzione preventiva non è più un’opzione: è una necessità strategica.

A gennaio, il clima di fiducia tra le grandi imprese industriali di Confindustria mostra segnali di miglioramento rispetto alla fine del 2024.
Secondo l’indagine, il 28,7% delle aziende prevede un’espansione della produzione nei prossimi mesi, mentre il 59,9% stima una situazione di stabilità nei livelli produttivi. Solo l’11,4% anticipa una contrazione, più o meno marcata.

Questi dati evidenziano una fase di consolidamento e resilienza per il comparto manifatturiero italiano, dopo un 2024 caratterizzato da rallentamenti e tensioni sui costi.

Siamo lieti di condividere che la rivista Industrial Technology ha recentemente dedicato un redazionale ai servizi E-Repair, riconoscendone il valore strategico per le imprese dei Paesi Arabi che puntano a migliorare l’efficienza produttiva e ridurre i costi di manutenzione.

Un nuovo anno porta con sé nuove sfide, nuovi obiettivi e la necessità di pianificare in modo intelligente.
Definire il budget di manutenzione già a inizio anno significa evitare imprevisti, contenere i costi operativi e mantenere la piena continuità produttiva.

Con la Consulenza di Sistema di E-Repair, puoi contare su un approccio strutturato e personalizzato, pensato per accompagnarti lungo tutto il ciclo di vita dei tuoi impianti.

Siamo entusiasti di condividere i sorprendenti risultati ottenuti nel 2024 dal team tecnico di E-Repair! Grazie al lavoro instancabile dei nostri esperti, che operano sia nel nostro laboratorio specializzato che on-site o da remoto, siamo riusciti a evitare ben 265.000 ore di fermo impianto per le aziende che hanno scelto i nostri servizi di manutenzione reattiva, preventiva e predittiva.

🎉 73.264 volte grazie!

Il nuovo anno si apre con un traguardo che ci riempie di orgoglio: oltre 73.000 persone seguono oggi E-Repair sui canali social ufficiali.
Un risultato che va ben oltre i numeri: rappresenta la fiducia, la curiosità e la partecipazione di una rete in continua crescita — fatta di tecnici, partner, aziende e professionisti che condividono la nostra visione di manutenzione industriale sostenibile.

Ogni interazione, ogni messaggio e ogni nuovo contatto ci ricorda quanto sia importante il dialogo con chi, come noi, crede nella continuità produttiva, nella rigenerazione elettronica industriale e nei valori dell’economia circolare.

1️⃣ Crescita ferma dopo il rimbalzo post-pandemia

Nel 2023 l’economia italiana ha registrato un rallentamento marcato: la crescita del valore aggiunto nei settori che producono beni e servizi di mercato è stata solo +0,2%, contro il +6,2% del 2022.
(Fonte: Innovation Post)

Questo dato evidenzia come, dopo il rimbalzo post-pandemia, il tessuto produttivo stia attraversando una fase di stabilizzazione e di rallentamento strutturale, nonostante gli investimenti realizzati.